giovedì, Aprile 18, 2024

Una vernice convenzionale è costituita da un componente filmogeno con caratteristiche adesive meglio denominato come “legante”, da un solvente che lo rende fluido e infine, da un agente plastificante che ne migliora le caratteristiche elastiche una volta essiccata. Alcune vernici sono costituite da plastica/gomma liquida che una volta essiccata può essere anche rimossa in modo più agevole rispetto alla vernice tradizionale.

Le vernici convenzionali tendono a creare una pellicola non traspirante che con il tempo si fessura, si solleva a brandelli e si spella. In alternativa le vernici tradizionali dei secoli passati e quelle prodotte oggigiorno che vengono chiamate naturali o bioedili, svolgono un’azione coesiva con il supporto, integrandosi con esso e subiscono un processo di invecchiamento cosiddetto nobile, consumandosi lentamente senza spellarsi, dando l’opportunità di una manutenzione più semplice. I leganti più conosciuti di una vernice naturale sono la calce, il latte, l’uovo, l’olio di lino cotto, la cera d’api, le resine vegetali. La resistenza di una vernice naturale è enorme, soprattutto quando il supporto è affine: ad esempio si può parlare di millenni per la durata della classica tecnica ad affresco con acqua o latte e terre coloranti su un intonaco di pura calce.

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